“Po” di Andrea Segre e Gian Antonio Stella in anteprima a Rovigo
E’ un film sulla storia, ma soprattutto sulla memoria, “Po”, la nuova opera del regista Andrea Segre, scritta assieme al giornalista Gian Antonio Stella.
Un viaggio nella storia del Polesine, per raccontare l’Alluvione del 1951 grazie a “materiali cinematografici di rara bellezza – come racconta il regista – gli archivi in pellicola perfettamente conservati nell’Archivio Luce e i bambini polesani oggi ottantenni”.
Prodotto da Luce Cinecittà e distribuito da Zalab Film, “Po” inizia il suo tour nazionale da Rovigo, con l’anteprima assoluta ospitata dal cinema teatro Duomo.
Un evento speciale, che vedrà protagonisti gli stessi Segre e Stella, oltre al cast e ai protagonisti che appaiono nel film.
Settant’anni dopo il disastro, che ha sconvolto il Polesine, lasciando un segno indelebile nell’economia, nella società e nella memoria dei suoi abitanti.
E’ anche la prima catastrofe italiana a essere documentata e raccontata quasi in diretta, attraverso i cinegiornali aggiornati continuamente dagli operatori dell’Istituto Luce, in un’epoca in cui non esisteva ancora la televisione. E proprio da quei materiali cinematografici attinge il film, unendoli alla memoria viva di chi all’epoca era bambino o bambina.
La memoria viva dell’Alluvione
“Ciò che ci ha colpiti viaggiando negli archivi e nelle case dei nostri protagonisti – commenta Segre – è quanto il ricordo sia ancora vivo, come quella alluvione rappresenti in realtà una memoria incancellabile, un passaggio di vita e di storia del Paese da cui è difficile prescindere”.
Un fatto non scontato, soprattutto per chi proviene da fuori provincia: “In Polesine la memoria esiste ed è stata coltivata, grazie anche a grandi giornalisti, poeti, scrittori, Gian Antonio Cibotto primo tra tutti – prosegue il regista – ma nel resto d’Italia e d’Europa è stata anch’essa sommersa, come quelle terre. Poco frequentata, poco consumata è rimasta viva, diretta, sincera e ci ha avvolti, stupiti in un viaggio che va oltre, anzi si oppone alla retorica della celebrazione e che prova a trarre da questa storia di profughi veneti un insegnamento universale, necessario anche al nostro presente, al nostro futuro”.
Dopo l’anteprima a Rovigo…
Il film sarà in tutte le sale italiane dal 29 marzo ed è attesissimo alla quindicesima edizione di Pordenone Docs Fest dal 6 al 10 aprile.
Per l’appuntamento al cinema teatro Duomo è fortemente consigliata la prenotazione, tramite il link a questa pagina o rivolgendosi alla biglietteria nei giorni precedenti, a partire dal giovedì pomeriggio.