Dibattito al cinema Duomo con “Il ragazzo dai pantaloni rosa”
Che il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” si presti ad accendere il dibattito s’era capito fin dalle proiezioni con le scuole di inizio novembre al cinema teatro Duomo. E la serata di domenica 15 dicembre ha confermato le aspettative.
Ospite attesissima, la regista Margherita Ferri ha dovuto rinunciare all’ultimo alla presenza in sala perché ammalata, ma ha tenuto a collegarsi da remoto con il pubblico rodigino, oltre un centinaio di persone arrivate a vedere e spesso a rivedere il film, ispirato alla storia vera di Andrea Spezzacatena, morto suicida a causa delle persecuzioni di compagni di classe bulli.
Ad arricchire il confronto, l’intervento della psicologa Federica Boniolo, da sempre a contatto con ragazze e ragazzi negli istituti superiori, e quello dell’associazione Politropia Arcigay di Rovigo.
E un contributo sorprendente e toccante è arrivato da un gruppo sportivo: la Pugilistica Rodigina.
Loro è il breve video, creato per i social e approdato per la prima volta sul grande schermo, che i ragazzi hanno voluto realizzare dopo avere visto insieme proprio “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Il loro video scrive un finale diverso per un ragazzo dai pantaloni rosa, anche lui deriso “a causa di una ‘diversità’ da quelli che sono gli standard della ‘normalità'”, cioè un semplice paio di pantaloni rosa.
Si salva grazie ad un gruppo che mette al centro “conforto e protezione”, dicono, e ad un ambiente “accogliente e di supporto”. Un piccolo manifesto di ciò che la società pugilistica vuole essere per i ragazzi. Con un messaggio per tutti i giovani: “La persona forte è la persona che chiede aiuto”.
La Settimana dei diritti umani
La proiezione di domenica fa parte di una maratona di eventi che il cinema teatro Duomo ha pensato e programmato insieme alle organizzazioni promotrici della Settimana dei Diritti Umani a Rovigo.
La settimana prosegue anche in questi giorni con due eventi in linea con il tema principale.
Martedì 17 dicembre un doppio evento a tema carcere, alle 18 con la tavola rotonda “Dentro la città, verso una giustizia di comunità” con l’attore Mirko Frezza, il filosofo Michele Visentin e le testimonianze di Centro Francescano di Ascolto, Società San Vincenzo De Paoli, Voci per la libertà e Uisp Rovigo. Alle 19.00, la proiezione del film “Il più grande sogno” di Michele Vannucci con Mirko Frezza e Alessandro Borghi, eccezionalmente a ingresso gratuito.
Mercoledì 18 dicembre alle 20.30 arriva il regista e attivista Gabriele Del Grande, autore di reportage e libri sul tema delle migrazioni, attività giornalistica che nel 2017 gli è costata l’arresto in Turchia mentre intervistava profughi siriani. Con il suo spettacolo multimediale “Il secolo è mobile”, Del Grande narra la storia delle migrazioni con una quantità di materiale fotografico e d’archivio, lanciando una proposta visionaria. I biglietti dello spettacolo si possono acquistare on line.
L’evento sarà accompagnato da altre iniziative in città per la Giornata del migrante, coordinate da Mediterranea Polesine Rovigo: in piazza Duomo sarà allestita l’installazione artistica interattiva “Mai più Cutro, mai più Lampedusa” a cura di Luigi Gioli e collaboratori. Dalle 18 alle 19, sempre in piazza Duomo, si alterneranno letture sul tema, con Maurizio Zannato dei Marmaja e altre voci.